Periodico dell'Associazione memorie & progetti

 

 
Recco, la strategia del ragno - Creuze Maggio 2009
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FUORI DAL COMUNE L’emergenza ambiente, che ha colpito anche i paesi del Golfo Paradiso, ha fatto spuntare Mille Fiori. I cittadini si sono organizzati per fronteggiare la speculazione edilizia e le scelte di molte Amministrazioni Comunali che privilegiano il cemento. Sono nati comitati spontanei per la difesa di questo angolo veramente di Paradiso. Creuze di Pieve ne vuole raccontare lotte e esperienze. Ecco quelle di Recco e Camogli.

 

Recco, la strategia del ragno A Recco il PUC è in fase di attuazione a seguito di un percorso molto lungo durante il quale le osservazioni da parte di cittadini, comitati, politici sono state in larga misura inascoltate. Il risultato è un PUC affetto da un evidente sbilanciamento in favore dei privati e diverse carenze che in fase d’attuazione continuano a generare problemi d’importanza crescente. Uno dei principali aspetti che affligge la gestione dello strumento urbanistico di Recco è la totale mancanza di coinvolgimento, da parte dell’Amministrazione comunale, dei cittadini per ciò che riguarda i più importanti progetti che hanno un indiscutibile impatto sulla qualità di vita dei cittadini stessi e sull’ambiente. La qualità della vita non è qualcosa di astratto, è ciò che rende piacevole abitare e vivere in un luogo. Ciò che dà valore ai nostri luoghi e che si completa con il gusto per il bello. Questi i più importanti fatti che si sono verificati a Recco come risultato della mancata condivisione del PUC e dei progetti specifici. - Tre ricorsi al TAR inerenti la fase di preparazione ed approvazione del PUC. - Il divieto di effettuare registrazioni sia audio sia video degli interventi degli assessori all’urbanistica Rotunno ed all’ambiente Bersanetti. Il 24 gennaio il Presidente del Consiglio Comunale, Marco Filippo Bertagnon, ci ha comunicato ufficialmente che per quanti riguarda gli interventi in Consiglio Comunale o le “apparizioni seppure casuali degli Assessori“, ovvero quando passano dietro ad un altro componente del Consiglio che sta effettuando un intervento, “dovrà essere adottato ogni accorgimento per impedire la loro diffusione” (!?!?). È stata nominata la legge sulla privacy! Occorre dire che i fatti, per i quali i nostri amministratori hanno richiesto il divieto audio-video, sono afferenti unicamente i lavori del Consiglio Comunale e che pertanto l’atteggiamento degli stessi risulta grave in quanto quella è proprio l’unica sede in cui si discutono questioni attinenti l’amministrazione del bene pubblico per il quale è difficile pensare che vi possano essere segreti o cose riservate che i cittadini non devono sapere. - Diverse assemblee pubbliche, convocate solo su iniziativa del Comitato, sono state sempre disertate dall’assessore all’Ambiente, mentre solo la prima ha visto la partecipazione dell’assessore all’Urbanistica. - Un progetto di un grattacielo di 11 piani (più del doppio dell’esistente nell’intorno), esaminato più volte da parte della Commissione Edilizia senza che i proponenti dispongano del 100% della proprietà dell’area in oggetto. - La “riqualificazione” di un’estesa area (ex IML) tramite la proposta di un’operazione edilizia ad altissima densità ospitante molteplici funzioni non compatibili. - Una mozione proponente la sospensione dell’attività autorizzativa connessa al PUC in prudente attesa del pronunciamento del TAR Liguria riguardo i tre ricorsi presentati. A febbraio 2009, la prima volta che la mozione è stata discussa in Consiglio Comunale, dopo diverse sospensioni e richieste di ritiro all’opposizione proponente, la maggioranza, con ben 6 membri (Pres. dott. Bertagnon, cons. Revello, Bacicalupo, Senarega, Bernardi, Grilli) già usciti dall’aula per probabile incompatibilità (?), ha fatto mancare il numero legale promettendo di iscriverla di nuovo (ma non è un atto dovuto?) per il 5-3-2009. Da notare anche che nell’opposizione sono usciti due consiglieri (Cipriani ed Insorsi) pur avendo firmato la mozione: perché? - Un progetto di un Autosilo privato da centinaia di auto, tra le Scuole di Recco, sostenuto tramite i giornali da parte dell’assessore all’Urbanistica senza che il progetto sia mai stato presentato in Comune per iniziare l’iter di approvazione. Al progetto, anche in questo caso, è necessaria un’area comunale, dove sorge una Scala Santa che è risultata d’interesse storico per Recco. In questo caso, centinaia di cittadini, tramite il Comitato Spontaneo per l’Ambiente di Recco, hanno raccolto diversi pareri scritti inviati alla Provincia di Genova e al Comune di Recco, ponendo in evidenza le diverse criticità, chiedendo all’amministrazione di prendere una decisione: non è mai stata data un risposta ufficiale per iscritto da parte degli amministratori. Il Comitato Spontaneo per l’Ambiente di Recco (reccopuc@tiscali.it)

 

Recco: lo stato dei progetti Barcasilo Rimessa interrata per barche in passeggiata mare. Gara assegnata dall’amministrazione; mozione dei consiglieri di opposizione, approvata in Consiglio Comunale per sospendere le opere; RINVIO di ogni decisione insieme alla ditta che ha vinto la gara, a settembre 2009. Grattacielo 11 piani. Due piani ad uso sociale ne giustificherebbero l’imponenza. Progetto in commissione edilizia senza che il proponente abbia pieno titolo di proprietà delle aree; Centinaia di cittadini ne hanno chiesto la revisione; due mozioni per ridurne l’altezza, bocciate dal Consiglio Comunale; due esposti (Corte dei conti e Procura) inerenti aree utilizzate nel progetto; probabile RINVIO del progetto alla prossima amministrazione. Autosilo tra le Scuole. Progetto mai presentato in Comune ma i cui benefici sono stati descritti pubblicamente dagli amministratori. Centinaia di firme contrarie, pareri formali che evidenziano criticità; la progettista tramite la stampa comunica che il progetto è sospeso; l’amministrazione non si pronuncia; di fatto è RINVIATO alla prossima amministrazione. Riqualificazione Area Ex-IML. Un’operazione edilizia ad altissima densità ospitante molteplici funzioni non compatibili; manifestazione pubblica e richiesta formale dei consiglieri d’opposizione e cittadini per chiedere la presentazione pubblica PRIMA dell’approvazione; nessuna risposta da parte dell’amministrazione. Si può amministrare tramite rinvii e sospensioni?

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