Periodico dell'Associazione memorie & progetti

 

 
CAMOGLI: HORROR VACUI Creuze maggio 2009
image Camogli Horror Vacui

Lunedì 9 febbraio l’ordine del giorno del Consiglio Comunale comprendeva la variante al piano regolatore generale: in via Castagneto ci sarà un parcheggio, che si aggiungerà agli altri previsti. Camogli necessita di parcheggi, non c’è dubbio, ma i consiglieri di minoranza hanno votato contro. Apparentemente può sembrare insensato non preoccuparsi dei parcheggi poiché il nostro è un paese turistico, ma non si deve dimenticare che i residenti, oltre al posto macchina, hanno altre esigenze. Questa banale considerazione implica che l’amministrazione pubblica abbia, nelle sue priorità, quella di garantire ai propri cittadini dei servizi: case popolari, scuole adeguate, assistenza domiciliare agli anziani, abbattimento di barriere architettoniche, spazi verdi e di gioco, e tutto quanto il semplice buon senso, nonché la dichiarazione dell’assessore regionale all’ambiente Franco Zunino suggerisce: “…salvaguardare la qualità del territorio…turismo di qualità…rispetto della natura e del paesaggio…La politica delle seconde case dovrebbe essere accantonata. C’è bisogno di ristrutturazione e conservazione”. In via Castagneto c’era una volta un’area detta delle Gianelline, dove i bambini, dai 3 ai 10 anni, andavano a scuola e giocavano nel giardino. Successivamente il Comune, con il co-finanziamento della Regione, acquistò dal CNR del terreno, vincolato alla destinazione d’uso scolastico, per 100 milioni di lire: un buon affare visto che oggi, con la variante di cui sopra, il valore è schizzato alle stelle. Al posto della scuola, sono stati costruiti appartamenti lussuosi, strade d’accesso carrabili, e quanto prima 70 box e qualche posto macchina. Il CNR si mangerà le mani, e i Camogliesi pure. Del resto  la nostra Amministrazione ha fiuto per gli affari: l’ ex scuola Clotilde Olivari  che poteva essere destinata a forme di edilizia agevolata, è stata venduta per trasformarla in 20 appartamenti di pregio. In cambio avremo l’illuminazione di via XXV Aprile (per metà). La scuola di Ruta ha resistito, nonostante fosse stata messa all’asta, grazie alla raccolta di 912 firme dei residenti. Qual è il progetto della maggioranza circa la scuola? L’assessore al bilancio ed edilizia pubblica Maggioni, risponde che oggi ci sono meno bambini rispetto a qualche anno fa (chissà come mai…) e che, in attesa di sapere quando l’Istituto turistico alberghiero Marco Polo lascerà libero l’edificio, elementari e medie resteranno nel palazzo comunale. Fin qui la politica sulla scuola e l’infanzia, notoriamente un business perdente. Vincente la costruzione dei box e la copertura delle creuze di fronte al cimitero all’entrata del paese; in via Risso; in via Mazzini; al Boschetto e in via Castagneto sotto i parcheggi “con verde pubblico”; in via Figari; lungo l’Aurelia dove si sono ampliati, durante la costruzione, in una casa; a Ruta. Al loro posto c’erano antichi lastricati, muretti a secco, fasce di ulivi, agrumi. E ne verranno altri: sotto l’albergo detto “il microonde”, e poi il prossimo capolavoro allo Scalo Ferroviario. Lì si tratta di costruire 3 palazzi, 229 posti auto e 166 box interrati. Sarà demolito un magazzino attrezzi di 658 mq e saranno edificati 20.235 mq. L’operazione prevede che il Comune di Camogli rimanga proprietario dell’edificio a destinazione pubblica (2.955 mq.) e dei posti auto, il resto verrà venduto sul mercato immobiliare (appartamenti a meno di 150 m dalla ferrovia, ma non è contro la legge?). In cambio della colata di cemento quindi, la cittadinanza avrà a disposizione biblioteca, museo del mare, locali per le associazioni, per la Croce Verde, per il commercio, direzionali, palestra con gradinate, ambulatorio, sala conferenze, un giardino botanico sul tetto. Ci serve tutto questo? Esistono già due palestre (Istituto Nautico e Municipio). Basterebbe utilizzarle e gestirle al meglio. C’è un campetto da calcio di proprietà della Chiesa e un altro è previsto nell’area di riempimento dell’Alega. A breve inizierà il restauro del Teatro dove si potranno tenere incontri pubblici, e se la scuola dell’obbligo sarà trasferita, si utilizzeranno diversamente le aule. Quanto agli spazi commerciali basta contare le cessazioni di attività degli ultimi 2 anni per capire la pretestuosità dell’offerta. Resta anche da stabilire cosa fare del vecchio Ospedale, della Scuola Materna di Ruta, e del “vuoto”, lasciato nel cuore della città dalla demolizione del mercato coperto. Vorranno costruirci dei box sovrastati da un parcheggio? Chi fosse interessato a conoscere i dettagli tecnici del progetto può visitare il sito www.comune.camogli.ge.it, in cui potrà apprezzare, oltre all’impatto impressionante che avrà sulla zona, la scelta dei materiali per gli “elementi di finitura” e la totale ignoranza del risparmio energetico. La minoranza dunque, non è insensata quando si oppone in Consiglio Comunale, ma lì contano i numeri: 11 a 5. Restiamo noi cittadini che costituiamo Associazioni per opporci caparbiamente all’abuso del nostro territorio, contro l’horror vacui che sembra possedere i nostri amministratori.

Luisa Felletti, ass. cult L’Ochin

 

Info Associazione culturale L’Ochin, www.ochin.splinder.com, via Romana 205 Camogli-Ruta, antonio.leverone@fastwebnet.it. Associazione Amici del Teatro Sociale, amiciteatrocamogli@ libero.it; Comitato spontaneo per Portofino e il territorio, lfelletti@libero.it; Comitato per la tutela ambientale del centro storico di Camogli, via F.lli Rosselli 29, Camogli.


 

CITTADINI PER CAMOGLI


Nasce dall’iniziativa di alcuni Camogliesi che hanno dato vita ad una lista civica libera e svincolata dalle segreterie dei partiti che, intorno al nome del candidato Sindaco Silvio Ferrari, si è presentata alle elezioni comunali dello scorso aprile. Attualmente in Consiglio comunale, grazie agli oltre 850 voti ottenuti dalla lista, siedono, sui banchi dell’opposizione, 2 consiglieri: Silvio Ferrari e Aldo Canevello. A Camogli era ed è forte l’esigenza di occuparsi dei gravi problemi che investono il nostro territorio e la nostra comunità e di farlo prima di tutto con un metodo nuovo e mai utilizzato dalle amministrazioni precedenti (men che meno da quella attuale), vale a dire quello “partecipativo”, che consente ai cittadini di essere parte attiva nelle scelte amministrative e impedisce, o almeno tenta di farlo, un atteggiamento passivo del cittadino-elettore, il quale, una volta votato, delega agli eletti ogni scelta, mantenendo unicamente il diritto al “mugugno”. Su questa base è stato preparato il programma della lista, frutto del lavoro di gruppi organizzati sui singoli argomenti e sul successivo confronto collettivo. Al momento i problemi maggiori che assillano Camogli e che più ci preoccupano sono quelli legati alla decadenza del Paese sia demografica sia culturale, al progressivo impoverimento della struttura sociale della comunità, priva di strumenti di aiuto o di incentivi per chi vorrebbe restare o tornare a vivere a Camogli, ma non può farlo prima di tutto per i prezzi esorbitanti delle abitazioni e degli affitti, ma anche per la mancanza di servizi e la mancanza quasi assoluta di occasioni di aggregazione sociale. Negli ultimi anni ci pare che a Camogli sia in atto una sorta di progetto di generale degrado della qualità della vita e del territorio: costruzione di decine e decine di box privati (senza risolvere il problema dei parcheggi pubblici), cambiamenti di destinazione d’uso in molti edifici un tempo adibiti ad usi sociali (scuole, ospedale) ed oggi votati unicamente a diventare seconde case per lo più di lusso (ex Istituto Gianelline, ex Istituto Clotilde Olivari), grandi progetti di cementificazione invasiva e inutile (area ex Scalo Ferroviario).



Comitato Cittadini per Camogli (cittadinipercamogli@yahoo.it)

 

numero letture  1352 

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