A CHI SI E A CHI NO
I progetti di garage e soprattutto di posteggi eseguiti da tecnici del paese che conoscono bene le zone, vengono dopo lunghe attese sempre bocciati.
Per comprenderne i motivi i proprietari si recano dalle autorità competenti, per sapere la motivazione. Risposta: “Bisogna rifare il progetto e lasciare uno spazio per il Comune”. Quindi il cittadino deve rifare un secondo progetto sulla base dei suggerimenti, di conseguenza spendere altro denaro, attendendo poi per mesi una seconda bocciatura perché, nonostante il progetto sia fatto come da loro richiesto, vi scriveranno una lettera con la motivazione: “La Commissione edilizia rileva il contrasto per l’intervento proposto e il piano regolatore: ritiene pertanto che il Sindaco avvalendosi delle misure di salvaguardia sospenda l’esame della pratica”.
Tutto ciò dopo aver proposto due progetti uno dei quali proprio sotto suggerimento dell’Amministrazione (bella presa in giro!) Cari cittadini dovete sapere che quanto sopra citato è accaduto veramente a due famiglie del paese, che avevano chiesto il permesso di costruire dei posteggi ad uso famigliare in via Roma al km 1.200, in un tratto di rettilineo con ampia veduta e senza togliere posteggi comunali davanti.
Dopo poco tempo il Comune, la Commissione Edilizia ed il Sindaco concedevano al km 1.400 l’approvazione a costruire tre posteggi, senza la clausola di lasciarne uno al Comune che in questo casa sarebbe stato di grande utilità per la Scuola Gonzalez che dista 20 metri dalla costruzione dei suddetti. Inoltre questi posteggi sono posti praticamente fra due curve davanti a cinque garage e posteggi pubblici provocando gravi disagi sia al traffico sia ai proprietari dei garage stessi. Inoltre ancora cari cittadini, dovete sapere che questi posteggi sono stati costruiti non ad uso famigliare ma bensì a scopo di lucro, in quanto sono già da tempo affittati.
Non solo ma anche al km 1.600 è stato approvato un altro posteggio anche questo in curva, dove è posto un torpedone, creando il fermo del traffico per molto tempo sia all’uscita che all’entrata, senza lasciarne uno al Comune e soprattutto costruito in una zona panoramica.
Coloro che hanno approvato tale progetto hanno ignorato e violato l’art 25 del Regolamento Edilizio del Comune di Pieve Ligure per la tutela delle visuali panoramiche e del bel vedere. Come sempre, possiamo notare e vedere che a Pieve esistono figli e figliastri. In tutto questo ci sono evidentemente scopi e motivi da parte dell’Amministrazione, che da anni è diventata una barriera impenetrabile, con il deliberato proposito di rovinare la nostra immagine e violando i confini del buon senso e del buon gusto verso i diritti dei Pievesi, che sentono serpeggiare sopra di loro una acuta angoscia. Io personalmente ritengo ciò uno scarso rispetto verso il paese e questo dovrebbe toccare la sensibilità dell’anima e della coscienza di chi ne ha la responsabilità. Inoltre credo che alcune decisioni e principi vengano presi in base a simpatie….
Per cui non equamente e giustamente nei confronti dei cittadini nei quali si crea un senso di tristezza, malinconia e avvilimento e nel contempo sfiducia, nonché spregevole impressione e vivo disappunto in tutto il paese, offendendo con questo comportamento il decoro umano di tutti i Pievesi e della stessa democrazia. Il mio scritto è sempre alla vista di tutti e scrivo non per i miei interessi ma solo per difendere giustamente i residenti del paese, che hanno avuto ed hanno ed avranno i progetti bocciati, fino a che non cambieranno gliamministratori, i quali hanno solo il 37% dei pievesi.
Con tante scuse nonché molti inchini a tutti i responsabili.
Daniele Danilo Montobbio
Daniele Danilo Montobbio