Periodico dell'Associazione memorie & progetti

 

 
Del fondo di riserva, Atto G.M. n. 12 del 4/4/2005
image

Intervento del Consigliere Comunale Marco Merli (Lista Vivi Pieve) sul punto n. 1 dell’O.d.g. del Consiglio Comunale di Pieve Ligure del 5 maggio 2005 “Comunicazioni prelevamento del fondo di riserva, Atto G.M. n. 12 del 4/4/2005”

Si prende atto della comunicazione che, al di là dell’entità del prelevamento, evidenzia che il capitolo di bilancio inerente le spese legali è molto gettonato, e a soli 4 mesi è già prosciugato.
E’ ormai evidente che si alza il livello del contenzioso tra questa Amministrazione e i cittadini di Pieve. D’altronde questo è il comportamento di chiusura di questa Amministrazione verso i cittadini (altro che bilanci sociali, certificazioni ambientali e adesioni ad Agenda 21. Questo significherebbe un grado di trasparenza della casa municipale che poco ha a che fare con la realtà. Oggi il Municipio assomiglia sempre più ad un fortino di cemento armato). La chiusura di questa Amministrazione la subiamo anche noi consiglieri comunali, a cui ci vengono negati i diritti di legge inerenti l’acquisizione di documentazione necessaria all’espletamento del nostro mandato.

Alcuni esempi: attendo dal 4 novembre 2004 i documenti inerenti lo sventolato studio dell’Università degli Studi di Genova (eseguito nel 2003) che è alla base del cosiddetto circolo virtuoso (per noi vizioso) pievese, facente parte del piano programmatico di codesta Amministrazione. Nonostante lettere e assicurazioni in questo Consiglio Comunale del Sindaco Bozzi, ad oggi sono pervenute alcune insignificanti tavole del territorio i datate 2004 e mi si dice che queste tavole permettono di capire quanto realizzato in questa prima fase?
Ma è ridicolo. Voi avete segnalato un approfondito studio da qui stabilire dove coltivare, dove costruire, dove fare strade agricole e poi consegnate solo alcune tavole dove segnate dove stanno gli ulivi e alcune foto che avrei potuto fare anch’io degli antichi manufatti?
E dite che il resto deve essere fatto?
Insomma chi prendete in giro, non solo il sottoscritto consigliere ma tutti i pievesi a cui avete venduto tale progetto. O vogliamo ricordare che non avete dato lo spazio alla minoranze delle ultime due riviste, e anche qui il Sindaco ci ha dichiarato che erano già in stampa, e poi scopriamo dalle fatture inerenti le forniture che non era vero. Erano in preparazione e con illegittimo comportamento ci avete negato un diritto, che però pagate con i soldi di tutti i cittadini di pieve e anche del 67% che le minoranze qui sedute rappresentano. Tutti atti illegittimi, ma i pievesi sanno e vi giudicheranno. Ma torniamo al Bilancio, vero oggetto di questo intervento, e ci torniamo con una domanda precisa:

premesso che:

  • l’articolo 194 del D. Lgs 18/8(200 n. 267 “Testo unico delle Leggi sull’ordinamento degli enti locali” che recita, con riguardo al riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio, che essi vanno riconosciuti se derivano da “sentenze esecutive”. Non occorre cioè attendere il passaggio in giudicato;

  • il Comune di Pieve Ligure ha già subito 2 condanne nel 2001 e nel 2004 per la vicenda Sommariva (la prima di circa un miliardo oggetto di rivalutazione dall’81 e la seconda che dovrebbe aggirarsi sui 5 miliardi);

non ci è chiaro se il Comune abbia o meno proceduto al riconoscimento in bilancio di tali debiti e ci piacerebbe sapere la ragioni di tale scelta e soprattutto come si intende farvi fronte. E’ chiaro che di fronte agli sperperi di denaro pubblico (l’ultimo esempio è  piazza S. Michele che, al di là del giudizio estetico e funzionale, è costata un occhio della testa rispetto ai lavori eseguiti, che non servono a nulla se non a far uscire soldi dalla casse già vuote di questa Amministrazione) ci chiediamo, come tutti i pievesi, come si farà a pagare. Si vogliono vendere gli immobili preziosi dove vanno i nostri figli a studiare?
Al di là delle alchimie contabili non si sarebbe dovuta trascurare una vicenda come questa. Insomma si poteva e si doveva allocare la cifra e accantonare negli anni le somme necessarie o quanto meno predisporre un piano di emergenza per salvaguardare la stabilità finanziaria del Comune evitando il pericolo di dar vita a speculazioni edilizie e vendite sottocosto di beni pubblici dovute all’urgenza di realizzare.
Perché il problema non è risolto certo da inutili interviste ai giornalisti. Insomma cosa significa dire: è responsabilità di quelli ante anni 90. Che senso ha starsene qui per un’eternità a non far nulla e a far portare via dalle tasche dei cittadini quasi 5 miliardi delle vecchi lire, tra interessi e spese? Bene codesta Amministrazione abbia preannunciato che si faccia un esposto alla Corte dei Conti, perché speriamo chela Corte dei Conti dica se questi Amministratori hanno agito nell’interesse dei cittadini, oppure non trattando, e proseguendo la causa all’infinito sono anch’essi responsabili dell’ulteriore danno?

In sostanza Sindaco Bozzi, mi risponda: la cifra in bilancio per affrontare questa spesa annunciata dove è?
Grazie.

Copia del presente intervento del sottoscritto Marco Merli, consigliere della Lista Vivi Pieve viene dato al segretario comunale affinché venga trascritto integralmente sul verbale del Consiglio Comunale di Pieve Ligure del 30/11/2004 come da articolo 13  punto 6 del regolamento del Comune d i Pieve Ligure.

Marco Merli
Consigliere Comunale gruppo "Vivi Pieve"

numero letture  771 

News correlate

» Intervento Variazioni Bilancio N. 1/2005
di admin inviato in data May 31,2005
» Destinazione locali ex Orlane
di admin inviato in data May 05,2005
» Interrogazione - Rendiconto 2004
di admin inviato in data Jun 24,2005
» Interrogazione - Modifica convenzione con associazione Polisports
di admin inviato in data May 05,2005
» Pieve un paese da vivere - di Carla Scarsi - Creuze di Pieve n. 6 - Dicembre 2006 Gennaio 2007
di admin inviato in data Feb 14,2007